Può capitare a chiunque di dover assumere un antibiotico prescritto dal medico anche durante la piena stagione estiva.
Tuttavia, è bene sapere che i più comuni antibiotici possono scatenare reazioni cutanee se durante la terapia ci si espone direttamente ai raggi solari.
Questo fenomeno viene definito REAZIONE DA FOTOSENSIBILIZZAZIONE.
Per capire meglio, i principi attivi degli antibiotici, una volta assorbiti dall’organismo attraverso l’assunzione per via orale o intramuscolare, passano in circolo raggiungendo anche la rete vascolare della cute e, sottoposti all’azione dei raggi ultravioletti della luce solare, possono provocare eruzioni cutanee che vanno dal semplice eritema alla formazione di reazioni bollose fino all’ orticaria, con sensazione di intenso bruciore e/o prurito.
Per tale motivo, è sempre raccomandabile, se si sta assumendo un antibiotico, evitare di esporsi direttamente al sole fino almeno a 2-3 giorni dal termine della terapia. Questa precauzione vale sia per i bambini che per gli adulti e gli anziani.
In caso poi di avvenuta reazione, vanno praticate spugnature fresche sulle zone di pelle irritata, bagni con acqua tiepida ed amido di riso, applicazione di creme lenitive a base di camomilla o aloe.
Se la reazione cutanea fosse particolarmente estesa o persistente, sarà necessario consultare il proprio medico di fiducia per i suggerimenti del caso.