Gli antibiotici sono farmaci indispensabili in caso di infezioni batteriche che possono anche gravemente compromettere la nostra salute.

Tuttavia, è ormai ampiamente dimostrato che ogni volta che si assume un antibiotico la flora batterica del nostro intestino (Microbiota Intestinale) subisce inevitabilmente un danno sia in termini quantitativi che qualitativi: questo dipende dal fatto che i batteri che compongono il Microbiota Intestinale sono estremamente sensibili all’azione dei comuni antibiotici.

Già dopo una sola assunzione di antibiotico si innesca una drastica diminuzione delle più importanti specie batteriche come Lattobacilli e Bifidobatteri, e questo danno è ancor più evidente e grave nei bambini oltre che nei pazienti di età avanzata.

Anche se non tutti i pazienti che assumono antibiotici lamentano evidenti problemi intestinali acuti (diarrea, dolori addominali, gonfiore addominale), è ormai confermato da numerosissimi studi che tutti gli antibiotici inducono più o meno lentamente ad uno stato di Disbiosi Intestinale, ovvero un’alterazione dell’equilibrio tra le numerose specie batteriche intestinali “utili”, con una progressiva sovracrescita di batteri “meno utili” resistenti agli antibiotici.

Questi batteri, potenzialmente patogeni, sono infatti in grado di colonizzare oltre misura la mucosa intestinale ed innescare progressivamente la comparsa di sintomi infiammatori intestinali destinati a cronicizzare.

Per tale motivo è sempre assolutamente necessario, durante e per almeno qualche settimana dopo la terapia antibiotica, assumere dei Probiotici (fermenti lattici a base di batteri colonizzanti) per ripopolare la mucosa intestinale con le più utili specie batteriche come Lattobacilli e Bifidobatteri.

Riguardo l’argomento “Disbiosi Intestinale” abbiamo trattato diversi casi e approfondimenti.
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