Come tutti gli anni, con l’arrivo della stagione fredda si ripresentano i virus dell’influenza che a partire da novembre-dicembre fino a febbraio-marzo costringono a letto molte migliaia di persone.

Febbre, tosse, mal di gola e dolori muscolari e talora diarrea sono i sintomi più comuni. Normalmente, il decorso dell’influenza è di 5-6 giorni, con un picco dei sintomi verso il 3°-4° giorno di malattia, salvo complicazioni da sovrainfezioni batteriche.

Il consiglio è di utilizzare antipiretici e sintomatici per la tosse nei primi 3-4 giorni almeno, riposo e dieta leggera con abbondanza di frutta e verdure e idratazione corretta. Se entro i 5 giorni i sintomi non migliorano o se persiste febbre elevata, è necessaria una valutazione da parte del Medico di Medicina Generale o del Pediatra per escludere una sovrainfezione batterica, soprattutto in caso di malattia nei bambini o anziani con comorbilità.

La vaccinazione anti-influenzale, raccomandata in particolare per le persone >60-65 anni, pazienti con polipatologia e per i bambini con patologie croniche (diabete, cardiopatie, immunodeficienze, asma) può essere un valido aiuto per contrastare i virus influenzali, ma non è garantita al 100% la protezione anticorpale poiché la risposta al vaccino da parte del sistema immunitario è spesso insufficiente.

Peraltro, insieme ai virus influenzali “classici” durante l’inverno sono in circolazione moltissimi altri virus respiratori: virus Respiratorio Sinciziale, Rhinovirus, Adenovirus, Coxsackievirus, Echovirus, Paramyxovirus, Enterovirus, oltre al ben noto SARS-CoV 2.

Tutti indistintamente possono simulare la sintomatologia classica dell’influenza, pertanto le raccomandazioni terapeutiche sono: riposo a letto, utilizzo di antipiretici e farmaci sintomatici per tosse e raffreddore, dieta leggera e, soprattutto, EVITARE L’ASSUNZIONE DI ANTIBIOTICI SENZA IL PARERE DEL PROPRIO MEDICO CURANTE!